Assyrtiko
L’Assyrtiko è il simbolo bianco della viticoltura greca e trova la sua massima espressione sull’isola vulcanica di Santorini, dove cresce in condizioni estreme: suoli sabbiosi e neri di origine lavica, pochissima pioggia, sole battente e venti forti. Eppure, proprio in questo paesaggio lunare e arido, questo vitigno dimostra una resilienza fuori dal comune.
Le viti vengono coltivate secondo un sistema antico e ingegnoso, la “kouloura”, una forma ad anello bassa, intrecciata come un nido, che protegge i grappoli dal vento e conserva l’umidità notturna. È una viticoltura antichissima, intatta da secoli e tra le più iconiche al mondo.
Nel calice l’Assyrtiko sorprende: un bianco teso, salino, roccioso, con un profilo minerale quasi affilato, capace di evocare pietra pomice, scorze di agrumi, erbe mediterranee e fumo vulcanico. Pur mantenendo una freschezza vibrante, è anche strutturato e longevo, tanto da sostenere anche l’affinamento in legno o l’invecchiamento in bottiglia.
Oltre a Santorini, oggi l’Assyrtiko è coltivato in altre zone della Grecia e persino in paesi come Australia o Stati Uniti, ma è il legame con la sua isola d’origine a renderlo un vino mitico: un sorso che racconta il mare, la roccia e la storia millenaria dell’Egeo.