Aligoté
L’Aligoté è il grande escluso – o forse il fratello dimenticato – del ben più celebre Chardonnay, con cui condivide le origini borgognone ma non la fama. Eppure questa varietà, spesso considerata minore, sa regalare vini freschi, dritti e sinceri, che hanno trovato una nuova dignità grazie al lavoro di vigneron che ne hanno saputo valorizzare l’identità.
Storicamente coltivato nelle aree meno nobili della Borgogna, l’Aligoté è stato a lungo destinato alla produzione di vini semplici o alla base del kir, l’aperitivo francese a base di vino bianco e crème de cassis. Tuttavia, il suo carattere fresco, la viva acidità e le note agrumate lo rendono oggi un bianco molto interessante, soprattutto quando proviene da vecchie vigne o suoli vocati, come quelli della denominazione Bouzeron AOC, l’unica in Borgogna dedicata esclusivamente all’Aligoté.
I vini da Aligoté si presentano di solito leggeri e scattanti, con profumi di limone, mela verde, fiori bianchi ed erbe aromatiche. Hanno un’acidità marcata che li rende perfetti come aperitivo, ma anche capaci di abbinarsi egregiamente a piatti semplici e saporiti come frutti di mare, formaggi freschi o verdure grigliate.
Coltivato anche in Europa dell’Est e in qualche zona del Nuovo Mondo, l’Aligoté ha finalmente trovato una nuova voce, che canta fuori dal coro con discrezione ma anche con crescente autorevolezza.