Airèn
L’Airèn è il vitigno bianco più coltivato in Spagna e, per molto tempo, è stato tra i più piantati al mondo. Eppure, fuori dai confini iberici, il suo nome resta poco conosciuto. La sua patria è la Castiglia-La Mancia, dove si estende in vastissimi vigneti che disegnano l’orizzonte sotto il sole cocente della Meseta.
È una varietà rustica, adattata perfettamente al clima secco e alle condizioni difficili: resiste alla siccità, sopporta i terreni poveri e produce uve abbondanti, qualità che l’hanno resa protagonista nell’agricoltura spagnola del dopoguerra. Tradizionalmente, veniva usata per la produzione di vini da taglio o per la distillazione di brandy, grazie alla sua elevata resa zuccherina.
Negli ultimi anni, però, l’Airèn sta cercando una nuova identità: vinificato con maggiore attenzione, può dare vita a vini freschi, semplici ma piacevoli, con note di mela, fiori bianchi, agrumi e un tocco erbaceo. La sua acidità non è mai molto alta, ma può sorprendere per la beva immediata e il profilo pulito, soprattutto quando coltivato a basse rese.
L’Airèn è un vitigno che racconta un’epoca di quantità, ma che oggi prova a reinventarsi nel segno della qualità. Per chi ama scoprire l’altra faccia dei vitigni “minori”, è una porta d’ingresso alla Spagna più autentica.