Sant’Antimo DOC: la denominazione poliedrica di Montalcino
Territorio e clima
La Sant’Antimo DOC, istituita nel 1996, abbraccia l’intero territorio comunale di Montalcino, in provincia di Siena. Il nome richiama l’Abbazia di Sant’Antimo, uno dei più suggestivi monumenti romanici toscani, situata a Castelnuovo dell’Abate, nel cuore della zona viticola.
Il terroir è lo stesso del Brunello e del Rosso di Montalcino, con vigneti che si estendono dai 120 ai 650 metri di altitudine, su suoli molto diversificati: galestro, marne calcaree, argille e sabbie plioceniche, tutti capaci di donare sfumature differenti ai vini.
Il clima è mediterraneo temperato, con estati calde, buona ventilazione e marcate escursioni termiche, condizioni che garantiscono una maturazione equilibrata delle uve.
Vitigni e disciplinare
La DOC Sant’Antimo è nata per permettere ai produttori di Montalcino di valorizzare altri vitigni oltre al Sangiovese, con un ampio ventaglio di tipologie.
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Sant’Antimo Rosso: vitigni a bacca rossa autorizzati e raccomandati (sangiovese, cabernet sauvignon, merlot, syrah, pinot nero, ecc.).
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Sant’Antimo Bianco: vitigni a bacca bianca autorizzati e raccomandati (chardonnay, sauvignon blanc, pinot grigio, grechetto, malvasia, ecc.).
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Sant’Antimo Vin Santo e Vin Santo Occhio di Pernice.
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Sant’Antimo Novello.
Resa massima: 9-10 t/ha a seconda della tipologia
Gradazione minima: 11-12% vol (più alta per i vini da invecchiamento)
Caratteri distintivi
La DOC Sant’Antimo è caratterizzata da una grande versatilità:
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I rossi spaziano da versioni fresche e fruttate a interpretazioni più complesse e strutturate, spesso con affinamenti in legno.
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I bianchi sono eleganti e profumati, con note di frutta a polpa bianca e fiori, talvolta con maggiore struttura se vinificati in barrique.
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I Vin Santo e l’Occhio di Pernice esprimono la tradizione toscana dei vini da meditazione, con aromi di frutta secca, miele e spezie.
Abbinamenti gastronomici
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Rossi giovani: primi piatti toscani, carni bianche, salumi.
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Rossi strutturati: cacciagione, arrosti, formaggi stagionati.
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Bianchi: antipasti, piatti di pesce, verdure grigliate.
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Vin Santo: cantucci, pasticceria secca, formaggi erborinati.
Il legame con il territorio
La DOC Sant’Antimo rappresenta la denominazione “di respiro internazionale” di Montalcino, nata per dare spazio a vitigni non contemplati nei disciplinari di Brunello e Rosso. È una denominazione dinamica e sperimentale, che affianca i grandi rossi di Sangiovese con vini innovativi e diversificati, capaci di esprimere sia il terroir di Montalcino sia il potenziale dei vitigni internazionali.
Disciplinare: Sant’Antimo DOC