Moscato di Scanzo DOCG: il passito rosso di Bergamo
Territorio e clima
Il Moscato di Scanzo DOCG nasce nei comuni collinari della Val Cavallina, in provincia di Bergamo, in Lombardia. I vigneti sono situati tra i 200 e i 600 metri di altitudine, su terreni argillosi, limosi e calcarei. Il clima è continentale, con estati calde e secche e inverni freddi, ideale per favorire una maturazione lenta e concentrata delle uve Moscato di Scanzo.
Vitigno principale
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Moscato di Scanzo (100%), un vitigno aromatico a bacca rossa autoctono della zona, noto per i suoi acini piccoli e ricchi di zuccheri.
Tipologia di vino
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Passito rosso: le uve vengono appassite dopo la vendemmia per concentrare zuccheri e aromi, producendo un vino dolce, ricco e intenso.
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Affinamento minimo: 12 mesi, spesso in botti di legno per alcuni anni nelle versioni più strutturate.
Caratteri distintivi
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Colore: rosso rubino intenso, talvolta con riflessi granata
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Profumo: intenso e complesso, con note di frutti rossi maturi, ciliegia, rosa appassita, spezie e confettura
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Sapore: dolce ma equilibrato da freschezza e acidità, morbido, avvolgente, con retrogusto lungo e persistente
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Evoluzione: può affinare diversi anni in bottiglia, sviluppando aromi più complessi di frutta secca e spezie dolci
Abbinamenti gastronomici
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Pasticceria secca e dolci al cioccolato
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Formaggi erborinati o stagionati
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Come vino da meditazione o da fine pasto
Il legame con il territorio
Il Moscato di Scanzo DOCG è l’unico passito rosso italiano riconosciuto DOCG, espressione di un microterritorio unico, con un vitigno autoctono aromatico e rari, prodotti in quantità limitata, simbolo della tradizione vitivinicola bergamasca.
Disciplinare: Moscato di Scanzo DOCG