Lacrima di Morro d’Alba DOC: l’anima aromatica delle Marche
Sintesi
La Lacrima di Morro d’Alba DOC nasce nel territorio collinare attorno al borgo medievale di Morro d’Alba, in provincia di Ancona. Istituita nel 1985, tutela il vitigno autoctono Lacrima, raro e aromatico, che dà vini rossi intensi e inconfondibili, dalle note floreali e speziate. La DOC prevede versioni base, Superiore, Passito e Superiore Passito, capaci di coniugare freschezza, struttura e complessità aromatica.
Territorio e clima
La denominazione si sviluppa in un’area collinare compresa tra il fiume Misa e il fiume Esino, a pochi chilometri dal mare Adriatico. Le vigne sono situate prevalentemente tra i 150 e i 250 metri s.l.m.
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Clima: mite grazie all’influenza del mare, ma con buone escursioni termiche tra giorno e notte, che esaltano gli aromi del vitigno.
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Suoli: argillosi e calcarei, ricchi di minerali, capaci di donare struttura e longevità ai vini.
Vitigni e disciplinare
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Vitigno principale:
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Lacrima minimo 85%.
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Complementari: massimo 15% di altre uve a bacca rossa idonee coltivate nella regione.
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Tipologie previste:
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Lacrima di Morro d’Alba (base).
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Superiore (maggiore alcolicità e affinamento).
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Passito (da uve appassite, più dolce e complesso).
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Superiore Passito (versione più strutturata e longeva).
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Resa massima: 14 t/ha (base), 12 t/ha (Superiore).
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Gradazione minima: 11,5% vol. (base), 12% vol. (Superiore).
Caratteri distintivi
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Colore: rosso rubino intenso, con riflessi violacei da giovane.
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Profumo: inconfondibile, ricco di note floreali (violetta, rosa), fruttate (fragola, ciliegia, mora) e speziate (pepe, chiodi di garofano, cannella).
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Gusto: morbido, fresco, con tannini delicati e persistenza aromatica che richiama le sensazioni olfattive. Le versioni Superiore e Passito aggiungono profondità, corpo e complessità.
Abbinamenti gastronomici
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Versione base: salumi marchigiani, formaggi freschi, zuppe di legumi, piatti di pasta con ragù leggeri.
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Superiore: carni alla brace, cacciagione leggera, formaggi stagionati.
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Passito: pasticceria secca, crostate di visciole, cioccolato fondente, ma anche formaggi erborinati.
Il legame con il territorio
Il nome “Lacrima” deriverebbe dalla caratteristica dell’uva di lasciare gocce (lacrime) di mosto sugli acini maturi, o forse dalla forma allungata degli acini che ricorda una goccia. Questo vitigno, a lungo rischiato di scomparire, è stato riscoperto e valorizzato negli ultimi decenni, diventando uno dei simboli enologici più identitari delle Marche.
La DOC rappresenta oggi una delle più riconoscibili espressioni dell’enologia marchigiana, amata per la sua unicità aromatica e per la capacità di esprimere sia vini immediati e fragranti, sia versioni di grande complessità e longevità.
Disciplinare: Lacrima di Morro d’Alba DOC