Castel San Lorenzo DOC: l’identità vitivinicola del Cilento interno
Territorio e clima
La DOC Castel San Lorenzo, riconosciuta nel 1991, interessa i comuni dell’alta valle del fiume Calore (provincia di Salerno), con epicentro nel borgo di Castel San Lorenzo, nel cuore del Cilento interno.
Il territorio collinare presenta suoli calcareo-argillosi con presenza di sabbie e ghiaie, ben drenanti, e un clima continentale-mediterraneo: estati calde e secche, inverni freddi, forti escursioni termiche che favoriscono la concentrazione aromatica delle uve.
Vitigni e disciplinare
La DOC ammette diverse tipologie, sia bianche che rosse, a partire da vitigni autoctoni campani.
-
Bianco: Trebbiano Toscano (50–70%) e Malvasia Bianca di Candia (30–50%), con eventuale saldo di altri vitigni bianchi idonei.
-
Rosso e Rosato: Sangiovese (60–80%) con saldo di Aglianico e Barbera fino al 40%.
-
Barbera: minimo 85% Barbera, fino al 15% altri rossi idonei.
-
Aglianicone: minimo 85% Aglianicone, fino al 15% altri rossi idonei.
Resa massima: 12 t/ha per i bianchi, 11 t/ha per i rossi.
Titolo alcolometrico minimo:
-
Bianco e Rosato: 10,5% vol
-
Rosso: 11% vol
-
Barbera e Aglianicone: 11,5% vol
Caratteri distintivi
-
Bianco: colore giallo paglierino, profumi floreali e fruttati (fiori bianchi, mela, pesca), gusto fresco e armonico.
-
Rosato: tonalità cerasuolo, note di frutti rossi, gusto sapido e leggero.
-
Rosso: rubino vivace, sentori di amarena, prugna e pepe nero; al palato è asciutto, tannico e di buona struttura.
-
Barbera: più intenso e vinoso, con acidità spiccata che lo rende fresco e longevo.
-
Aglianicone: rossi rustici e corposi, con note di frutta nera, spezie e buona predisposizione all’invecchiamento.
Abbinamenti gastronomici
-
Bianchi: zuppe di pesce, alici marinate, mozzarella di bufala campana.
-
Rosati: salumi del Cilento, minestre di legumi, pizza napoletana.
-
Rossi: ragù cilentano, agnello al forno, carni alla brace.
-
Aglianicone: selvaggina, formaggi stagionati a pasta dura.
Il legame con il territorio
Questa DOC riflette la varietà e la ricchezza ampelografica del Cilento interno. Il recupero dell’Aglianicone, vitigno autoctono spesso confuso con l’Aglianico, e la valorizzazione della Barbera campana, esprimono la volontà di preservare un patrimonio unico.
Il vino diventa così ambasciatore di una zona meno conosciuta ma di grande tipicità e autenticità.
Disciplinare: Castel San Lorenzo DOC