Barbaresco DOCG: l’eleganza del Nebbiolo nelle Langhe

Barbaresco DOCG: l’eleganza del Nebbiolo nelle Langhe

Il Barbaresco DOCG è uno dei vini più iconici d’Italia e del mondo, prodotto da uve Nebbiolo coltivate nelle colline delle Langhe. Se il Barolo è tradizionalmente definito il “re” dei vini piemontesi, il Barbaresco viene considerato la sua controparte più elegante e raffinata, con tannini più setosi, maggiore prontezza di beva e una straordinaria capacità di invecchiamento. La denominazione è stata riconosciuta DOC nel 1966 e successivamente DOCG nel 1980, tra le prime in Italia.


Zona di produzione

L’area del Barbaresco DOCG si estende per circa 700 ettari vitati e comprende quattro comuni della provincia di Cuneo:

  • Barbaresco, il cuore storico e simbolico della denominazione, con suoli calcareo-argillosi che donano vini complessi ed eleganti.

  • Neive, territorio ampio e diversificato, noto per vini strutturati, ricchi e longevi.

  • Treiso, caratterizzato da colline più alte e ventilate, che danno vini freschi, profumati e con tannini più delicati.

  • Alba, limitatamente ad alcune frazioni idonee, con vini equilibrati e dal carattere tipico.

Le esposizioni, le altitudini e la varietà dei suoli creano una vera e propria mosaico di terroir, che trova espressione nelle diverse Menzioni Geografiche Aggiuntive (MGA).


Vitigno

Il Barbaresco è prodotto esclusivamente da uve Nebbiolo, vitigno nobile del Piemonte, caratterizzato da maturazione tardiva e grande sensibilità al terroir. Nei suoli delle Langhe, il Nebbiolo esprime un’ampia gamma aromatica, tannini solidi ma eleganti e una straordinaria capacità evolutiva.


Disciplinare di produzione

  • Uve: 100% Nebbiolo

  • Resa massima: 8 tonnellate per ettaro

  • Affinamento minimo: 26 mesi, di cui almeno 9 in legno

  • Barbaresco Riserva: almeno 50 mesi, di cui 9 in legno

  • Titolo alcolometrico minimo: 12,5%


Caratteristiche organolettiche

  • Colore: rosso granato brillante, con riflessi aranciati con l’evoluzione.

  • Profumo: elegante e complesso, con sentori di fiori secchi (rosa, violetta), frutti rossi maturi, spezie dolci, liquirizia, note balsamiche e accenni di sottobosco.

  • Gusto: pieno e armonico, con tannini setosi ma decisi, acidità equilibrata e un finale lungo e persistente.

Rispetto al Barolo, il Barbaresco è generalmente più pronto al consumo in tempi brevi, pur mantenendo un ottimo potenziale di invecchiamento (20-30 anni nelle migliori annate).


Cru e Menzioni Geografiche Aggiuntive (MGA)

Il Barbaresco è stato suddiviso in 66 Menzioni Geografiche Aggiuntive, che ne valorizzano la diversità territoriale. Tra le più celebri:

  • Asili (Barbaresco): eleganza e complessità, vini setosi e raffinati.

  • Rabajà (Barbaresco): austero, profondo e di grande longevità.

  • Montefico (Barbaresco): strutturato, intenso, con tannini decisi.

  • Gallina (Neive): morbido e vellutato, con grande fascino.

  • Santo Stefano (Neive): tra i più prestigiosi, reso celebre da Bruno Giacosa, con vini complessi e longevi.

  • Albesani (Neive): corposo e strutturato, ideale per lunghi invecchiamenti.

  • Ovello (Barbaresco): fresco, elegante, con profumi floreali e speziati.

  • Rombone (Treiso): vinoso e potente, con tannini importanti.

  • Bricco di Treiso (Treiso): fine e profumato, di grande equilibrio.

Ogni cru porta con sé un’identità unica, che gli appassionati imparano a riconoscere e apprezzare nel tempo.


Abbinamenti gastronomici

Il Barbaresco DOCG è ideale con la grande cucina piemontese e con piatti complessi:

  • Primi piatti: tajarin al ragù di carne, risotto al tartufo bianco d’Alba, agnolotti del plin.

  • Secondi piatti: brasato di manzo al Nebbiolo, selvaggina, arrosti di carni rosse, piatti di lunga cottura.

  • Formaggi: stagionati e a pasta dura come Castelmagno, Raschera, Grana Padano e Parmigiano Reggiano ben invecchiato.


Conclusione

Il Barbaresco DOCG rappresenta una delle massime espressioni del Nebbiolo e una delle vette della viticoltura italiana. Più elegante e meno austero del Barolo, ma altrettanto profondo e capace di invecchiare per decenni, è un vino che unisce tradizione, terroir e raffinatezza, raccontando in ogni sorso l’anima autentica delle Langhe.


Disciplinare: Barbaresco DOCG

Torna al blog

Lascia un commento

Si prega di notare che, prima di essere pubblicati, i commenti devono essere approvati.