Aversa DOC: la terra dell’Asprinio
Territorio e clima
La DOC Aversa, istituita nel 1993, si estende tra le province di Caserta e Napoli, nel cuore dell’Agro Aversano.
L’area è caratterizzata da terreni sabbiosi e vulcanici, ricchi di minerali, e da un clima mediterraneo, con estati calde mitigate dalle brezze marine del Tirreno.
Un elemento distintivo della viticoltura locale è l’uso delle “alberate aversane”, antichissimi sistemi di allevamento con viti maritate ai pioppi, che possono raggiungere fino a 15-20 metri di altezza, un vero spettacolo paesaggistico.
Vitigni e disciplinare
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Vitigno principale: Asprinio (minimo 85%)
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Ammessi vitigni a bacca bianca locali fino al 15%
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Tipologie previste:
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Aversa Bianco
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Aversa Spumante (anche metodo classico)
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Resa massima: 13 t/ha
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Alcol minimo: 10,5% vol (bianco), 11% vol (spumante)
Caratteri distintivi
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Bianco: colore giallo paglierino tenue, profumi agrumati e floreali, gusto fresco, secco e molto sapido, con la tipica acidità “tagliente” dell’Asprinio.
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Spumante: vivace, fresco, con bollicina fine, note di limone, mela verde e fiori bianchi.
L’Asprinio è noto come uno dei vini più acidi e verticali d’Italia, caratteristica che lo rende perfetto per la spumantizzazione.
Abbinamenti gastronomici
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Aversa Bianco: ottimo con fritture di pesce, pizza napoletana, mozzarella di bufala campana.
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Aversa Spumante: eccellente come aperitivo, con crostacei, crudi di mare, piatti leggeri della tradizione campana.
Il legame con il territorio
L’Asprinio di Aversa è considerato un vino identitario della Campania settentrionale, legato non solo al gusto ma anche alla cultura viticola delle alberate aversane, riconosciute come patrimonio paesaggistico unico. La DOC rappresenta la continuità di una tradizione antichissima che fonde agricoltura e spettacolo naturale.
Disciplinare: Aversa DOC